
I motivi per cui una campagna sulla rete di ricerca non performa possono essere molteplici.
Il principale campanello d’allarme di una campagna mal gestita è osservare le basse conversioni e il CTR, ovvero la tassa di click ogni 100 annunci visualizzati: se è sotto il 2% non è un buon segno.
1. PUNTARE GLI ANNUNCI SULLA HOME PAGE
Impostare la home page come pagina di destinazione dell’annuncio pubblicitario è Uno degli errori commessi più comunemente; questo porterebbe a disperdere l’attenzione dell’utente con altri link o differenti proposte da quanto promesso nell’annuncio. Solo se vendi un prodotto o un servizio specifico è meglio far atterrare i tuoi potenziali clienti nella home page. Diversamente, affinché una campagna Google Ads sia efficace è necessario far atterrare l’utente su una pagina ottimizzata che estenda il messaggio dell’annuncio e guidi l’utente in un percorso di marketing ben definito.
Un altro grave errore sarebbe reindirizzare gli utenti su landing page non ottimizzate, comporterebbe un alto tasso di abbandono che si tradurrebbe in un basso punteggio di qualità ed in costi di conversione alti (CPA).
Quindi, oltre a pagare di più sarà più difficile per i tuoi annunci essere pubblicati nelle prime posizioni dei motori di ricerca.
È importante che la pagina web di atterraggio del tuo sito o landing page sia:
– Veloce a caricarsi.
– Responsive (adatta per qualsiasi apparecchiatura mobile)
– Corretta alberatura del sito
– Call to action ben visibili (soprattutto da mobile)
– Contenga meta tag title, meta description e contenuti pertinenti con i termini utilizzati nella tua campagna di sulla rete di ricerca


2. NON OTTIMIZZARE LE CAMPAGNE
Rilevare e monitorare le parole chiave che funzionano di più, quelle più cliccate e quelle che convertono maggiormente è un’attività importantissima nella gestione di una campagna. Indispensabile per contenere i costi ed ottimizzare i risultati.
Per avere un quadro più completo è sicuramente consigliabile collegare Google analytics alla tua campagna di google adwords, in questo modo sarà possibile avere informazioni sul suo andamento.
In generale è consigliabile non mescolare le campagne di google ads, è quindi importante ricordarsi di togliere la spunta nelle campagne sulla rete display. In questo modo eviterete anche che parte del budget giornaliero venga investito anche sulla rete display.
Lo spegnimento della campagna è l’errore più grave, ogni volta che spegni una campagna i tuoi annunci ripartiranno da zero.

3. NON SFRUTTARE LE RICERCHE LOCALI
Se la tua attività ha una forte componente locale, ossia è concentrata in una determinata area geografica come ad esempio una città o una provincia; devi cercare di sfruttare al massimo questo fattore anche all’interno della tua campagna Google AdWords. Google imposta di default Italia, nel targeting della località; in quanto azienda locale puoi circoscrivere il tuo annuncio alle sole località vicine.
4. NON TENERE IN CONSIDERAZIONE LE PERSONE CHE CERCANO
L’idea di scegliere le parole chiave più generiche per poter raggiungere il maggior numero di persone, non è un procedimento corretto, perchè non prende in considerazione il fatto che diverse persone possano utilizzare gli stessi termini all’interno di una ricerca avendo però finalità completamente diverse.
E’ quindi importante adattare il messaggio mostrato nell’annuncio alle intenzioni della persona che effettua la ricerca.

5. TROPPE PAROLE CHIAVE
È importante trovare il modo di inserire le parole chiave sia nel titolo che nella descrizione dell’annuncio, tenendo presente che scegliendo parole chiave generiche non si raggiungono necessariamente più persone. Infatti diverse persone possono utilizzare gli stessi termini all’interno di una ricerca avendo però finalità completamente diverse. E’ quindi fondamentale adattare il messaggio dell’annuncio con le intenzioni della persona che effettua la ricerca.

CONCLUSIONI
Solitamente si parla di performance, limitandosi a impressioni, clic e CTR. Si considera un buon annuncio se incrocia utenti in linea con le nostre aspettative (ottenendo impressioni), stimolando un’azione (il clic) con una buona frequenza (il CTR).
Un annuncio però potrebbe guadagnare un buon CTR, per poi non concludere granché a livello di vendita sul sito. Un annuncio con un CTR minore potrebbe chiudere più vendite, proprio perché in grado di filtrare meglio l’intenzione dell’utente.
In Google Ads, ogni dato raccolto dalle campagne ha certamente valore per descrivere l’efficacia delle nostre campagne. Tuttavia, volendo valutare l’efficacia di un annuncio in rete ricerca, fermarsi a clic e CTR è limitante. Le conversioni anche di tipo micro sono ciò che davvero rende la tua campagna efficace. Capendo in che modo, i tuoi annunci stanno aiutando gli utenti a avvicinarsi sempre più al punto di conversione.
